Sai che, fra le tante tipologie di sale esistenti, c’è anche il sale affumicato? Se sei appassionato di gastronomia, dovresti conoscere questo prodotto e come si utilizza in cucina. Scopriamolo insieme!
Originario dei paesi scandinavi e del Nord America, dove da secoli viene utilizzato per conservare gli alimenti deperibili, per ottenere il sale affumicato è necessario sottoporre il sale marino a un processo di affumicatura attraverso la combustione di legno. Questo fa sì che cambi il colore del sale, che tenderà al grigio-marrone, e soprattutto il suo profumo, le cui note affumicate varieranno a seconda della tipologia di legno utilizzata. Il sale può essere affumicato, ad esempio, con legno d’abete, di noce, di faggio…
Le sue proprietà nutrizionali sono pressoché identiche a quelle del classico sale marino: si tratta infatti di un alimento composto perlopiù da cloruro di sodio, ma anche da tracce di magnesio, potassio, calcio, ferro e zinco.
La caratteristica organolettica principale del sale affumicato è l’aroma deciso che si accompagna a un sapore dalle note legnose. Questo fa sì che il prodotti si adatti in particolar modo a carni e pesci grigliati, di cui andrà ad esaltare le note aromatiche della cottura. Fra i prodotti ittici, il sale affumicato si abbina particolarmente bene a salmone, aringa e merluzzo.
Tuttavia si può sposare in maniera armonica anche con altre preparazioni, per esempio può donare un tocco di intensità a un purè di melanzane cotte intere al cartoccio, oppure a una schiacciata di patate bollite, insieme a un ottimo olio extravergine d’oliva.
Di tanto in tanto può risultare piacevole anche in abbinamento a preparazioni di cui sono protagoniste le uova, come la pasta alla carbonara.
Se con queste informazioni e consigli ti abbiamo incuriosito, non ti resta che provare il Sale fumé con Presal di Caber, uno dei prodotti di punta della nostra azienda!